Ciao!! Mi chiamo Micaela e vorrei diventare un’educatrice cinofila. Non mi è ben chiara però la differenza tra educatrice ed istruttrice. Inoltre se cerco su internet vedo che ci sono tantissime scuole e tutte parlano del ‘Metodo Gentile’. E’ un tipo di educazione che mi consigliereste?
Grazie e saluti!
Miky
Ciao Micaela,
la figura d’ istruttore cinofilo segue quella d educatore. Il metodo gentile si basa principalmente sul rinforzo positivo ovvero: gratifico il cane ogni volta che emette un determinato comportamento. Le gratifiche possono essere cibo, giocattoli, contatto. Molto meglio all’addestramento vecchio stile di 10/20 anni fa, ma si è andati oltre.
L’approccio cognitivo zooantropologico è sicuramente un passo avanti, si abbandonano i modelli applicativi universali e ci si riferisce al l’individuo come entità singolare, il cane ha una mente, un’espressione del suo stato mentale quindi ragiona, riflette, ha un bagaglio fatto di esperienze, ricordi e si proietta nel futuro. Immagazzina informazioni le elabora ed emette delle risposte. E’ questo che differenzia l’approccio cognitivo ai metodi basati sul condizionamento, stimolo uguale risposta, secondo cui ogni stimolo segue una risposta automatica. Nell’ approccio cognitivo si riconosce all’animale la sua alterità, imparando a leggere il suo linguaggio. Il binomio uomo cane è alla base di questo metodo. Personalmente l esperienza più bella della mia vita, il corso l’ ho fatto tramite FICSS.
Ti consiglio il video di Roberto Marchesini.
Al bivio: approccio cognitivo zooantropologico e metodo classico.
Ciao e buon lavoro!