Fino a qualche tempo fa, infatti, a inizio turno entravamo dal cancello cominciando a salutare tutti i cani che ci correvano incontro e, ad un certo punto, sentivamo la tua zampina che si arrampicava sul nostro polpaccio, come a dire: “Hey, non ti dimenticare di salutarmi!”. La verità, cara Zara, é che mai e poi mai ce ne saremmo dimenticati. Ci giravamo verso di te e tu, decisa, ci ridavi la zampa, contentissima di essere riuscita ad attirare la nostra attenzione.

Da qualche settimana, però, le poche forze che ti erano rimaste non ti permettevano di accoglierci con così tanta energia, ma questo non ti impediva di alzarti per venirci incontro. Queste dimostrazioni di affetto erano così pure, così sincere, che noi non potevamo che esserne travolti.

Hai passato praticamente tutta la vita in canile, ma sei stata una cagnolona super coccolata. Ammettiamolo, Zaretta, le attenzioni che ricevevi tu non le ricevono mica tutti! Era così facile volerti bene, e tu non chiedevi altro che qualche coccola in più.

Eri il nostro cane da copertina, in tutti i sensi. Se scorrete fino a inizio pagina, infatti, vedrete che nella foto copertina c’é proprio la Zara. Soffriva molto il freddo ed ogni sera, prima di andare a casa, la coprivamo con una coperta calda, e lei ci rivolgeva sempre uno sguardo ricco di gratitudine.

La dolcezza che la contraddistingueva é veramente impossibile da descrivere, così lasciamo che siano le sue foto a mostrarla a chi non ha avuto la fortuna di conoscerla.

Addio, dolcissima Zara ️